Rocco Siclari, di Diego e di Macrina Siclari nacque a Scilla il 25 agosto 1909 in una delle baracche post-terremoto ubicate nell’area dell’ex campo sportivo, dove oggi sorge la villa comunale. Arruolatosi nella Regia Aeronautica agli inizi degli anni trenta, frequentò i corsi di addestramento per sottufficiali piloti, al termine dei quali fu nominato sergente. Assegnato ad uno stormo di stanza in Puglia. Avviato ad una brillante carriera militare, grazie alle sue particolari doti ed alla preparazione e competenza in campo aeronautico, ben presto fu promosso al grado di sergente maggiore pilota. Esplosa la guerriglia in Etiopia, Rocco Siclari venne trasferito insieme al suo stormo nella zona operativa dell’Emberterà.
Il sacrificio estremo del sergente maggiore pilota, medaglia d'argento al valor militare, protagonista di una memorabile azione aerea nella zona dell'Emberterà, è stato ricordato nel corso della celebrazione del XXX anniversario della fondazione della sezione dell'Associazione arma aeronautica e del XL anniversario della morte del generale di squadra aerea, Silvio Napoli, organizzata presso l'aeroporto dello Stretto dalla sezione provinciale. Il due giugno del '37, “l’aquilotto scillese” chiese insistentemente di partecipare ad una azione di guerra nel deserto africano. Il pilota di Scilla si distinse tra i colleghi della propria squadriglia infliggendo gravi perdite al nemico. Ma, purtroppo, il destino in agguato rapì la sua giovane vita tra l'azzurro di quel cielo che tante volte lo aveva visto protagonista. Il suo aereo fu colpito da alcuni micidiali proiettili esplodenti. L'aquilotto riuscì ugualmente ad atterrare tra le dune dell'Emberterà. Il giovane aviatore, raggiunto e circondato da ingenti truppe nemiche, invece di arrendersi resistette arma in pugno sino all'ultima pallottola. Per tributare il giusto omaggio alla memoria dell’eroico scillese, l’Associazione Arma aeronautica ed il Comune di Reggio Calabria hanno inserire il nome di Rocco Siclari nel monumento agli eroi reggini dell’aria realizzato sul lungomare della città della Fata Morgana.
MOTIVAZIONE
Medaglia d’argento al Valor Militare (alla memoria)
“Chiedeva insistentemente di partecipare ad una azione di guerra in zona Emberterà. Con grande precisione e cosciente sprezzo del pericolo, infliggeva forti perdite al nemico.
Costretto, perché colpito irrimediabilmente al motore, atterrava fra le orde ribelli che egli stesso aveva posto in fuga, combatteva da prode contro nemici mille volte superiori al numero, finché, soverchiato dalla furia selvaggia, cadeva con l’arma in pugno, immolando la sua giovane vita per la gloria della Patria che tanto amava”.
Cielo dell’Impero, 2 giugno 1937 XV B.U. 1938 Didp. 48ª pag. 1223
Il sacrificio estremo del sergente maggiore pilota, medaglia d'argento al valor militare, protagonista di una memorabile azione aerea nella zona dell'Emberterà, è stato ricordato nel corso della celebrazione del XXX anniversario della fondazione della sezione dell'Associazione arma aeronautica e del XL anniversario della morte del generale di squadra aerea, Silvio Napoli, organizzata presso l'aeroporto dello Stretto dalla sezione provinciale. Il due giugno del '37, “l’aquilotto scillese” chiese insistentemente di partecipare ad una azione di guerra nel deserto africano. Il pilota di Scilla si distinse tra i colleghi della propria squadriglia infliggendo gravi perdite al nemico. Ma, purtroppo, il destino in agguato rapì la sua giovane vita tra l'azzurro di quel cielo che tante volte lo aveva visto protagonista. Il suo aereo fu colpito da alcuni micidiali proiettili esplodenti. L'aquilotto riuscì ugualmente ad atterrare tra le dune dell'Emberterà. Il giovane aviatore, raggiunto e circondato da ingenti truppe nemiche, invece di arrendersi resistette arma in pugno sino all'ultima pallottola. Per tributare il giusto omaggio alla memoria dell’eroico scillese, l’Associazione Arma aeronautica ed il Comune di Reggio Calabria hanno inserire il nome di Rocco Siclari nel monumento agli eroi reggini dell’aria realizzato sul lungomare della città della Fata Morgana.
MOTIVAZIONE
Medaglia d’argento al Valor Militare (alla memoria)
“Chiedeva insistentemente di partecipare ad una azione di guerra in zona Emberterà. Con grande precisione e cosciente sprezzo del pericolo, infliggeva forti perdite al nemico.
Costretto, perché colpito irrimediabilmente al motore, atterrava fra le orde ribelli che egli stesso aveva posto in fuga, combatteva da prode contro nemici mille volte superiori al numero, finché, soverchiato dalla furia selvaggia, cadeva con l’arma in pugno, immolando la sua giovane vita per la gloria della Patria che tanto amava”.
Cielo dell’Impero, 2 giugno 1937 XV B.U. 1938 Didp. 48ª pag. 1223
La medaglia d'argento al valor militare Rocco Siclari viene commemorato annualmente a Reggio Calabria dall'Associazione Arma Aeronautica. Nel 2006, l'Anassilaos, nell'ambito della cerimonia dedicata ai caduti militari e civili di Reggio e provincia ha consegnato una targa ricordo ai familiari. A pochi giorni dal 2008, cioè a quasi 71 anni dall'eroica morte, il comune di Scilla non ha ancora "trovato" il tempo per ricordarlo. Nemo profeta in Patria!!
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