Tra il 1559 e il 1778 sindaci Leonzio Vizari e Michele Trumbetta e il di lui primogenito Don Fabrizio, il quale disponendo di altri sindaci, tutti cani muti, fino al conte Fulcone nonostante vi sia l’attuale dispotismo su dei sindaci dal maggio 1783 al settembre 1788 onde sono stati illegittimamente eletti.
Nel 1737 Cutellè, che si mise in evidenza in occasione del litigio per i diritti d’esecuzione d’ancoraggio e falangaggio, venne definito indolente.
Il 3 aprile 1756 essendo finito l’anno dell’amministrazione dei sindaci Don Carlo Antonio Carbone e Rocco Menasi ambedue nominarono il dottor Don Giuseppe Fava, Don Rocco Cutellè e Bruno Dieni.
Il 12 settembre 1763 Don Angiolo Receputo e Sebastiano Brinda tennero un pubblico parlamento e si nominarono per futuri sindaci il dottor Don Giuseppe Fava, Don Carlo Carbone e Don Diego Corsaro, Padron Antonio Paladino e Francesco Fava, e poi si vide, che resultarono per volere di sua eccellenza padrona sindaci Don Giuseppe Fava e Rocco Menasi che esercitarono il detto anno. L’anno dopo esercitò sindaco Bruno Dieni il quale fu nominato il 16 dicembre 1764 e lo stesso si vide accaduto nel 1768 nel quale anno esercitò da sindaco Gaetano Menasi di Giacomo il quale fu nominato il 12 marzo 1768.
Il 22 dicembre 1765 nel darsino dei voti dai cittadini si trova scritto così: “Filippo Caracciolo dice di voler per sindaci Don Angiolo Receputo ed Onofrio Alfonsetti”. Avvenne però l’elezione inaspettata di sindaco per Rocco Menasi.
Il 5 maggio 1770 fu eletto Angiolo Bellantonio.
Don Angiolo Receputo e Rocco Macrì amministrarono dall’otto marzo 1770 in fino al primo giugno 1772.
20 ottobre 1775, Bernardo Tanucci a capo della Giunta di Scilla.
26 ottobre 1778, Domenico Baviera sindaco minore, il quale nel 1780 fu fatto escludere dall’avo Conte, come litigante coll’Università e Don Angiolo Bellantonio sindaco maggiore.
1780, Domenico Baviera sindaco illegittimo fatto escludere dal Conte nel giugno 1780 e Don Angiolo Bellantoni per sindaco maggiore.
22 aprile 1783, sindaco Rocco Macrì e Domenico Bellantoni eletto dall’Università di Scilla.
Maggio 1783, sindaco Domenico Baviera e Angiolo Bellantoni sindaco maggiore.
1784, Medico Federico, fecero intendere all’avvocato che il sindaco Ruffino coll’antidata avea per se eletto la catena dei suoi sindaci illegittimi.
Giugno 1784 per tutto il 1785, sindaco maggiore dottor Don Francesco d’Amico e mastro Rocco Pizzarello sindaco minore. 4 giugno 1785 fino a settembre 1786.
Settembre 1786, Don Pasquale Gullì e sottosindaco Pasquale Freno.
16 settembre 1787, la nomina dell’illegittimo Bellantonio, pure restarono sospesi gli altri suoi dipendenti salariati, violentemente eletti Don Giuseppe Nizza e Domenico Freno contro i quali furono recate molte nullità.
16 ottobre 1788, sindaco Giuseppe De Nizza, sottosindaco Bellantoni e Giuseppe Baviera primo illegittimo sindaco minore dell’anno 1783.
1788, Don Giuseppe Nizza malgrado le nullità contro di esso pendenti in S. C. prima del 13 settembre 1788.
Nel 1737 Cutellè, che si mise in evidenza in occasione del litigio per i diritti d’esecuzione d’ancoraggio e falangaggio, venne definito indolente.
Il 3 aprile 1756 essendo finito l’anno dell’amministrazione dei sindaci Don Carlo Antonio Carbone e Rocco Menasi ambedue nominarono il dottor Don Giuseppe Fava, Don Rocco Cutellè e Bruno Dieni.
Il 12 settembre 1763 Don Angiolo Receputo e Sebastiano Brinda tennero un pubblico parlamento e si nominarono per futuri sindaci il dottor Don Giuseppe Fava, Don Carlo Carbone e Don Diego Corsaro, Padron Antonio Paladino e Francesco Fava, e poi si vide, che resultarono per volere di sua eccellenza padrona sindaci Don Giuseppe Fava e Rocco Menasi che esercitarono il detto anno. L’anno dopo esercitò sindaco Bruno Dieni il quale fu nominato il 16 dicembre 1764 e lo stesso si vide accaduto nel 1768 nel quale anno esercitò da sindaco Gaetano Menasi di Giacomo il quale fu nominato il 12 marzo 1768.
Il 22 dicembre 1765 nel darsino dei voti dai cittadini si trova scritto così: “Filippo Caracciolo dice di voler per sindaci Don Angiolo Receputo ed Onofrio Alfonsetti”. Avvenne però l’elezione inaspettata di sindaco per Rocco Menasi.
Il 5 maggio 1770 fu eletto Angiolo Bellantonio.
Don Angiolo Receputo e Rocco Macrì amministrarono dall’otto marzo 1770 in fino al primo giugno 1772.
20 ottobre 1775, Bernardo Tanucci a capo della Giunta di Scilla.
26 ottobre 1778, Domenico Baviera sindaco minore, il quale nel 1780 fu fatto escludere dall’avo Conte, come litigante coll’Università e Don Angiolo Bellantonio sindaco maggiore.
1780, Domenico Baviera sindaco illegittimo fatto escludere dal Conte nel giugno 1780 e Don Angiolo Bellantoni per sindaco maggiore.
22 aprile 1783, sindaco Rocco Macrì e Domenico Bellantoni eletto dall’Università di Scilla.
Maggio 1783, sindaco Domenico Baviera e Angiolo Bellantoni sindaco maggiore.
1784, Medico Federico, fecero intendere all’avvocato che il sindaco Ruffino coll’antidata avea per se eletto la catena dei suoi sindaci illegittimi.
Giugno 1784 per tutto il 1785, sindaco maggiore dottor Don Francesco d’Amico e mastro Rocco Pizzarello sindaco minore. 4 giugno 1785 fino a settembre 1786.
Settembre 1786, Don Pasquale Gullì e sottosindaco Pasquale Freno.
16 settembre 1787, la nomina dell’illegittimo Bellantonio, pure restarono sospesi gli altri suoi dipendenti salariati, violentemente eletti Don Giuseppe Nizza e Domenico Freno contro i quali furono recate molte nullità.
16 ottobre 1788, sindaco Giuseppe De Nizza, sottosindaco Bellantoni e Giuseppe Baviera primo illegittimo sindaco minore dell’anno 1783.
1788, Don Giuseppe Nizza malgrado le nullità contro di esso pendenti in S. C. prima del 13 settembre 1788.
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