giovedì 11 ottobre 2007

SOLANO. LA MONUMENTALE FONTANA DEI RUFFO


Una vasca sorretta da un capitello artisticamente lavorato: due regali teste in bronzo, dalle cui bocche sgorga purissima acqua montana: questa è la storica fontana di Solano, collocata sulle mura esterne della chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie.
La fontana è sovrastata da una lapide marmoria alta 82 centimetri e larga circa un metro ciascuna lettera misura tre centimetri con su scolpiti i gravami feudali con sopra e sotto l’epigrafe lo stemma gentilizio della nobile famiglia Ruffo di Calabria (durante il loro dominio di Bagnara che ebbe inizio nel 1642 quando il conte Guglielmo Ruffo si impossessò definitivamente del Castello o Rocca divenendo così Duca della Bagnara e barone di Solano).
Nel territorio di Solano e precisamente ad Acerello che è frazione di Scilla e si trova sui piani d’Aspromonte non bisogna dimenticare l’altra opera della famiglia Ruffo di Calabria e precisamente la chiesa di San Pietro fatta riedificare nel 1703 da Don Guglielmo Ruffo per le necessità spirituali degli abitanti del luogo dediti all’agricoltura ed alla pastorizia ed anche per le necessità dello storico nobile casato che durante i mesi estivi vi si trasferiva da Scilla nella loro dimora d’Aspromonte “ Casale del Principe “ o come si chiama adesso “ Casamento “ località molto frequentata dai villeggianti per dissetarsi alla fonte ove sgorga una purissima acqua oligominerale.
La chiesa di San Pietro in stile bizantino, durante il Regno delle due Sicilie godeva di una assegnazione annua di trenta ducati da parte del Decurionato di Scilla per la manutenzione e le riparazioni necessarie. Con l’avvento del Regno d’ Italia venne a cessare il contributo vitale per il mantenimento del luogo di culto, tanto che a causa delle intemperie venne a crollare. Della chiesa sono state salvate da Domenico Cambareri di Acerello (1881-1869) il tabernacolo e la croce in stile bizantino, il busto marmoreo di San Pietro (opera della Scuola del Bernini del XVII secolo) è stato portato provvisoriamente nella chiesa Madre di Scilla in attesa della riedificazione della chiesa in Aspromonte.
L’Arcivescovo di Reggio Calabria Monsignor Vittorio Luigi Mondello accogliendo l’istanza del cavaliere Domenico Cambareri il quale si è reso interprete del desiderio delle numerose famiglie di Acerello di avere ricostruita la loro chiesa per poter fruire della assistenza spirituale come tutte le comunità, ha disposto la riedificazione della chiesa di San Pietro in Aspromonte (la costruzione è in via di completamento).
Domenico CAMBARERI

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